Salviamo il mondo (!!??)

Salviamo il mondo (!!??)


Oggi ho viaggiato verso Bologna, per condividere un po’ di lavoro con i colleghi di là. E’ stata una giornata intensa e faticosa (viste le mie condizioni fisiche un po’ sottotono). Ma è andata. Bene.

Viaggio di andata quasi mezz’ora di ritardo (chissà perchè l’altoparlante ha specificato soli quindici minuti… mah…). Viaggio di ritorno in piacevole compagnia di Sergio e Silvia, simpatici colleghi, anche loro di ritorno a casa.

Argomento del giorno: ecologia.


Ci siamo arrivati partendo da lontano e commentando le recenti news veronesi sull’aggressiva manovra di modifica del P.A.T. che sta avendo luogo in consiglio comunale in questi giorni. Un vero scempio (leggi qui).

Esprimendo le fortissime preoccupazioni per la città del domani nostro (e dei nostri figli) abbiamo seguitato, allargando il discorso, a interrogarci riguardo al futuro del mondo, “giocando” a individuare i piccoli interventi quotidiani sul nostro lifestyle che sono a portata di mano di ciascuno di noi.

Ne riporto un breve elenco (son cose già sentite e note, ma a noi ripassarle non ha fatto male)

1) Consumi Ridurre, ridurre, ridurre i consumi domestici, lavorando sugli sprechi e sull’ottimizzazione nell’utilizzo, innanzitutto, e proseguendo con una revisione un po’ più profonda delle nostre abitudini di consumo.

Elettricità:
– abituarsi (ed educare, con l’esempio, i figli) a spegnere le luci inutilizzate
– installare ciabatte con interruttore in “zona HI-FI” e in “zona PC” (elimina i consumi dello stand-by)
– utilizzare lampade a basso consumo oppure installare regolatori di potenza (dimmer)
– spostare i grossi consumi (forno, lavatrice, lavastoviglie) nelle ore serali
– preferire elettrodomestici in classe di consumo A, AA o superiore
– top of the top: ridurre il consumo e autoprodurre (vabbè, difficile e costoso, ok)

Acqua:
– abituarsi a chiudere i rubinetti se non si sta facendo uso dell’acqua (quando ci si spazzola i denti, ci si insapona in doccia, ci si rade…)
– installare vaschette WC a doppio scarico (e magari resistere alla tentazione di tirare lo sciacquone per ogni minima pisciatina)
– installare i rompigetto (perlator) sui rubinetti: stesso flusso, minor consumo
– sistemare le perdite dell’impianto (la goccia causa sprechi impensabili)
– riutilizzare l’acqua (bollitura, risciacqui) per, ad esempio, innaffiare i fiori
– per il pieno carico, utilizzare lavastoviglie anzichè lavare a mano – incredibile: si risparmia!

Curiosità: in Germania (ma penso anche altrove) lo spreco di acqua è socialmente deprecato. Un amico che visse lì per un po’ di tempo scandalizzò i colleghi autoctoni, suoi ospiti a cena, con il solo gesto di lasciar scorrere via l’acqua con cui stava lavando l’insalata…

2) Scelte di spesa

Frutta e verdura:
– privilegiare il cosiddetto “ciclo breve” per i propri acquisti di ortaggi e frutta. Coldiretti sta spingendo i produttori alla vendita diretta al cliente finale. Accogliamo la proposta. Vicino a noi c’è di sicuro un contadino desideroso di farci assaggiare le sue primizie…
– evitare quindi i prodotti d’oltre oceano e, in generale, i prodotti fuori stagione

Latte e derivati:
– stesso discorso: si vanno diffondendo i distributori automatici di latte fresco. Assaggiare per credere. Se proprio non ce la si fa, almeno si privilegi il latte locale. A Verona si può acquistare il latte S.Anna (si vende nelle botteghe e nei panifici). Si fa un viaggetto a Trento per l’imbottigliamento (penso che così goda di sgravi e contributi…) ma resta il più vicino tra i “latti” di centrale. Ed è buono assai.

In generale:
– essere consumatori accorti, non sprovveduti
– farsi domande sulla provenienza, sui metodi di produzione, sulla sostenibilità della filiera, …
– sospettare di prezzi troppo bassi (c’è sempre la fregatura)…
– conoscete i G.A.S. (Gruppi Acquisto Solidale)? Informarsi…

3) Scelte di vita

Trasporti:
– optare il più possibile per trasporto pubblico e mezzi a trazione “umana” (bici, pattini…)
– ridurre progressivamente all’indispensabile il chilometraggio annuo
– verificare il numero e la tipologia dei veicoli a motore in famiglia
– valutare formule alternative al possesso dell’automezzo (noleggio per le vacanze, car-sharing, car pooling, …)
– impegnarsi nella promozione di forme alternative di lavoro (telelavoro) e disincentivare (se non vi licenziano per questo) il trasfertismo sfrenato (ma anche quello moderato). Ricordarsi che hanno inventato la videoconferenza…

Vacanze:
– vabbè, viste le attuali tendenze e necessità, mi rendo conto di essere nel campo dell’utopia… e poi anche a me piace viaggiare… e non vedo molti modi di attraversare gli oceani (attendendo il teletrasporto…). Ma si cerchi di evitare l’aereo per quanto possibile (ho girato il Mexico utilizzando tre voli interni… alcuni amici che han preso il “torpedone” si son gustati il viaggio molto di più… mi pento 🙂 )
– rifuggire dall’esotismo a tutti i costi (la vecchia Europa è tutta da scoprire)
– considerare la possibilità di organizzare vacanze equo-solidali

…………..

Cercando di ricordare le tante cose che ci siamo detti in un’ora e mezza di viaggio, mi rendo conto che questo articolo dovrebbe essere lunghissimo; più o meno come un sito internet… forse più.

Vi invito a visitare questo link, curato da Legambiente, che (sebbene sponsorizzato) ben riassume queste idee e queste proposte:
http://www.viviconstile.org

4 commenti

Trovato!!! Adesso non mi perderò nemmeno un post! Mi ci vorrà del tempo per arrivare alla pari leggendo quelli passati ma ce la farò….
Riguardo a questo sul comportamento in favore dell’ambiente, nel mio piccolo, e tu lo sai, cerco di fare del mio meglio (con la mia innata anima scout). Pecco spesso in tema di energia elettrica perchè putroppo ho il grosso difetto di non spegnere le luci (è più forte di me, a volte mi accorgo di averle tutte accese in casa…) e, vabbè, appena potrò mi comprerò la lavastoviglie… l’i.M.

Questo lavoro è davvero interessante. E leggendo il tuo post mi sento un po’ sprecona…

Ahimè, care Patty e Petunia (grazie per i vostri reply),
oggi siamo tutti spreconi, chi più e chi meno…

Al gioco dei pittori di scenari (ci gioco spesso con il mio figlio grande, molto sensibile ai temi ambientali) non vinco mai quando cerco di simulare il mondo perfetto, in cui l’equilibrio è preservato e gli animi sono attenti a tutti i piccoli, insignificanti dettagli…

Non ce la facciamo, non siamo sostenibili, il nostro modello economico non è accettabile e ogni nostro intervento, anche quando radicale, non ha granchè di prospettiva e presenta parecchi punti contradditorii e di compromesso.

Il che un po’ significa “poveri i nostri figli…”, certo, sebbene la speranza lillipuziana animi anche le piccole scelte di ogni giorno, nell’attesa di un mondo migliore (che è sempre possibile)… 🙂

Forza e coraggio, diamoci una mano!!

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