Viaggiare lento

Viaggiare lento
Domenica sera sono andato alla castagnata degli AdB (gli Amici della Bicicletta) di Verona in Corte Molon.

Ci si incontra dopo l’estate, si mangiano le torte autoprodotte dai soci, si rinnova l’iscrizione per il 2008 (oltre 100 iscrizioni in un paio d’ore… partiamo bene!!), si ascolta il “punto del Presidente Paolo” e, soprattutto… si guardano i filmati e le diapositive delle gite e delle vacanze della passata stagione.

Orbene, se qualcuno di voi è mai stato invitato a casa di amici per il rito delle diapositive o dei filmini sa bene quanto questo sia un momento rischiosissimo per i talvolta fragili equilibri nei rapporti interpersonali. Cementatissime unioni si incrinano per un pisolino di troppo, solide amicizie vanno in frantumi per uno sbadiglio…

diciamocelo: non esiste noia più grande di un “diaporama” (ciò che i moderni oggi chiamano slideshow) su di un comodo divano. E la tentazione è forte. E la carne è debole…

Eppure… eppure.

Sarà stato per le sedie rigide e non comparabili al comodo divano del mio amico Tullio, sarà stato per l’atmosfera festosa, sarà stato che il movimento mandibolare non dava requie al cervello, però…

NON MI SONO ANNOIATO NEMMENO UN PO’, ANZI!

Sono rimasto per oltre un’ora e mezza avvinto, estasiato, rapito dai molti racconti di viaggio, dal fascino tranquillo di un andare lento e senza ansie, padroni del proprio tempo e delle proprie emozioni. Liberi, dentro, nel profondo.

Tra tutti i reportage di viaggio (molti anche gli slideshow delle gite sociali, trasudanti amicizia e piacevolezza dello stare insieme) uno in particolare mi ha affascinato: quello di Fernando Da Re da Nordsee-Kusten a Radweg. Un viaggio in compagnia del vento in luoghi ove l’uomo e la natura convivono in un equilibrio dolcissimo e quasi surreale.



Il bravo ciclista e reporter (senza nulla togliere agli altri, davvero tutti molto dotati) ha realizzato un DVD (il pronipote del “filmino”) in cui tutte le componenti (musica, foto, filmati) hanno concorso ad un unico sicuro risultato:
VOGLIO ORGANIZZARMI UNA VACANZA IN BICICLETTA !! (lo confesso: lo volevo anche prima: è già un annetto che ci penso e adesso che i bimbi stan crescendo, ci sto lavorando più concretamente, sia sul piano psicologico sia su quello fisico… a presto su questi schermi i diaporama e i filmini… 😉 )

3 commenti

Devo confessare: anch’io mi sono annoiato alle diaproiezioni di famiglia degli amici.
Gli amici dicevano che le mie non annoiavano. Verità?
Il fatto era la qualità delle immagini. Cento immagini della moglie e figli davanti alla palma dell’hotel di Maiorca sinceramente annoiano. Quello che ho imparato,frequentando il circolo fotografico veronese e soprattutto gli amici fotoamatori Giancarlo Molinari e Vanni Simoncini, è la selezione delle immagini per le presentazioni.Non escludendo certo la qualità in primo luogo. Si parlava di viaggi, di foto reportage, di immagini che costruivano supporti pubblicitari come calendari ed altro.
Eppure anche allora c’erano i commenti musicali, c’erano le dissolvenze incrociate, piccole tecniche permesse dal modesto bagaglio tecnologico senza PC.
Eppure non si dormiva alle nostre proiezioni. Ora diventa più semplice e meno facile annoiarsi con la acquisizione e l’utilizzo della tecnica compiuterizzata. Ma se non c’è qualità dell’immagine…buon riposo. Quindi alla castagnata degli Amici della Bicicletta non era questione di sedie o di divani, era solo presentazione di buona qualità.
Ringrazio, comunque, della citazione, sul blog, che mi ha sorpreso trovarla navigando in internet, come mi ha piacevolmente sorpreso leggere, di buona qualità, le opinioni di questo blog, affidate alle effimere leggi dell’online.
Grazie e buona strada.

Caro Fernando,
ti rinnovo i miei complimenti per lo splendido viaggio e l’impegno profuso allo scopo di raccontarlo (ora che poi mi hai confessato essere frutto di studio e preparazione, doppiamente meritati).

Grazie anche a te per i complimenti e per la partecipazione a questi momenti virtuali di condivisione dei miei pensieri.
Ti confesso che sono rimasto sorpreso pure io (con piacere, s’intende) della tua risposta.
Scrivo infatti queste poche, effimere (vero) righe quasi come il diario segreto di un adolescente, protetto da un blog nell’oceano delle tante migliaia, senza pubblicizzarlo ad alcuno e supponendo che sia eventualità alquanto rara l’approdo di qualche naufrago a queste rive.

Non avevo calcolato i motori di ricerca, ma non ho nulla da nascondere, anzi. Spero che altri si imbattano in questa citazione e giungano copiosi a visitare il tuo blog e i suoi racconti di viaggio.

Pedalate felici.
Buona strada pure a te.

caro pavo,
da qualche giorno ho cambiato veste al mio sito.
Controllando i collegamenti ho constatato che non sono più visibili le foto con le quali presentavi il tuo commento alla Nordsee-kusten radweg.
Mi spiace. Se vuoi posso inviartele oppure dovrai attendere che reinserisca il viaggio.
Nel frattempo goditi la nuova veste.
Ciao
Fernando

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