È morto in moto a 23 anni ma Leonardo continua a girare per il mondo
Papà Luciano «Nostro figlio in viaggio grazie agli amici»

Il giorno dopo il funerale abbiamo ricevuto una foto,
GeoLeo è nato così
Il suo ricordo resterà nel tempo e, grazie ai suoi amici, ai suoi familiari e a tutte le persone che hanno avuto la fortuna di conoscerlo, anche nello spazio. La foto di Leonardo Lorini, morto il 16 aprile scorso dopo un incidente con la sua moto Honda in Circonvallazione Oriani a Verona, da fine aprile sta facendo il giro del mondo, grazie a chi è stato al suo fianco in questi intensi 23 anni, in ogni nuova esperienza e in ogni viaggio.
«Il giorno dopo il funerale abbiamo ricevuto una foto – spiega Luciano, papà di Leonardo, nel suo blog – la sagoma di un aereo con i passeggeri pronti all’imbarco e, sulla pista, l’immagine di Leo pronto a partire. Una folgorazione: ecco nato il GeoLeo! L’idea è di creare una nuova app che semplicemente consenta di postare su un server le vostre foto di viaggio, arricchite dal “ricordino” di Leo. Sarà come se nostro figlio viaggiasse in giro per il mondo, ma molto di più di quanto avrebbe potuto fare son le sue sole forze. Leo potrà essere il compagno di ogni spedizione, l’amico dei viaggi in solitaria o l’animatore dei più articolati viaggi di gruppo. Anche contemporaneamente».
E sono già centinaia le foto che lo ritraggono in montagna, al mare, in qualche museo, intento a fare rafting, su un ghiacciaio, durante un aperitivo e perfino sulle montagne russe. Frutto degli scatti dei compagni di scuola, prima delle scuole medie Bettelone, poi del Messedaglia e del Fracastoro, dove ha rispettivamente iniziato e finito il percorso di studi superiori, ma anche della facoltà di Relazioni Internazionali all’Università di Padova. La distanza tra Leonardo e la corona di alloro era solo la discussione della tesi: una distanza minima, tnato che in autunno, ai suoi genitori Lisa e Luciano e al fratello Luca, verrà consegnato il diploma di laurea di Leonardo, simbolo di un impegno costante, portato a termine nella speranza di raggiungere il suo sogno di diventare ambasciatore.
«Amava impegnarsi nel lavoro e in ogni esperienza metteva il massimo della dedizione e il suo sorriso – ricorda il padre -. In questi mesi abbiamo raccolto le testimonianze addolorate di tutti i suoi datori di lavoro, anche di chi per ultimo lo aveva assunto per soli quattro giorni, annotandosi, dopo il colloquio, il nominativo come “ragazzo in gamba, da coltivare”. Riccardo di “Burro e Salvia” e Alessandro e Luca di “Pizza Follia” hanno ricordato quanto lui fosse speciale con una tenerezza e una stima sincera che ci ha fatto inorgoglire e piangere allo stesso tempo. Non sono parole di circostanza, ce le avevano già dette, così come le confermavano i suoi colleghi, che amavano essere in turno con lui e che sono venuti a salutarci».
Anche gli amici scout del gruppo Verona 3 non hanno mai lasciato sola la famiglia Lorini, alternandosi alle visite dei compagni della squadra di pallanuoto DOn Calabria, dei suoi colleghi di corso dell’Università di Pamplona, conosciuti durante l’Erasmus, e della folla di persone che fa da scia alla vita di Leonardo, decisamente troppo breve, seppur così carica di gioia, grinta e speranze. «E poi c’erano i viaggi, tanti, molti di più di quanti ne abbiamo fatti io e mia moglie in tutta la nostra vita -sorride il padre, al solo pensiero -. Felicità per lui era avere sempre almeno un biglietto in tasca, sempre progetti in mente… e un voucher Ryanair rappresentava la certezza di fargli un regalo gradito».
Era appena tornato da Lanzarote, dove era stato con la fidanzata Anna, prima di quel dannato martedì sera di aprile. Eppure, quella smania di girare il mondo, scoprire e conoscere culture differenti, non si è fermata nel pallino immobile della geolocalizzazione gps, con cui in famiglia seguivano gli spostamenti l’uno dell’altro, ma continua anche adesso nelle avventuredi chi ha avuto la fortuna di condividerne un pezzo di cammino. «Cercate di lasciare il mondo un po’ migliore di come l’avete trovato» è la filosofia di Baden-Powell, fondatore dello scoutismo. Un risultato ampiamente raggiunto da Leonardo, che ha trasformato ler parole in fatti e in ispirazioni per chi resta.
di Marianna Peluso
Corriere di Verona, pag. 15 – Domenica 1 settembre 2024