Leonardo

La borsa di studio “Leonardo Lorini”

Nasce a Verona una borsa di studio per ricordare Leonardo e offrire ai giovani un’opportunità di crescita internazionale

WEP – World Education Program, organizzazione internazionale leader nel settore degli scambi culturali e linguistici e ente formatore accreditato dal Ministero dell’Istruzione e del Merito, annuncia con profonda partecipazione l’istituzione della Borsa di Studio “Leonardo Lorini”, dedicata alla memoria del giovane veronese scomparso prematuramente nel 2024.

L’iniziativa nasce su impulso del Comune di Verona con l’obiettivo di trasformare il ricordo di Leonardo in un’opportunità concreta per le nuove generazioni. La borsa sarà destinata a uno studente o a una studentessa del terzo anno di una scuola secondaria di secondo grado del territorio comunale che desideri partire nell’estate 2026 per un programma scolastico all’estero – semestrale o annuale – in Spagna o Argentina, paesi a cui Leonardo era particolarmente legato, e coprirà il 30% del costo complessivo del percorso.

Il bando, che è già pubblico, sarà presentato ufficialmente nel corso di un evento alla presenza dell’Assessora alle Politiche Educative e Scolastiche Elisa La Paglia, del referente dell’iniziativa, Cristian Papa, della famiglia Lorini e dei rappresentanti di WEP il giorno 8 ottobre 2025 alle ore 18.00 presso la sala conferenze del Centro Tommasoli. (vedi qui com’è andata, con il servizio di Telearena). Si svolgeranno inoltre incontri informativi direttamente nelle scuole nelle prossime settimane.

clicca qui per visitare la pagina di WEP relativa al bando

Esistono modi diversi e tutti rispettabilissimi per reagire a un lutto familiare: ci si può ritirare nel privato, custodendo nel dolore il ricordo della persona cara, oppure si possono accogliere la condivisione e l’empatia eventualmente offerti dalla propria Comunità, trasformando l’esperienza del ricordo in un dono che possa portare frutto.

È quello che abbiamo deciso essere il nostro stile e che abbiamo voluto fare una volta di più, senza esitazioni, quando abbiamo ricevuto la proposta di WEP e del Comune di Verona di intestare al nostro Leonardo una borsa di studio per un’esperienza all’estero, in Spagna o in Argentina, per uno studente o una studentessa veronese del quarto anno delle superiori.


Abbiamo subito avvertito la bellezza dell’occasione che ci si presentava.

Leonardo infatti amava i paesi ispanofoni: attraverso numerosi viaggi nella penisola iberica aveva iniziato ad innamorarsi alla cultura e alla gente “latina”, tanto da richiedere espressamente che i suoi compagni di appartamento nello studentato Erasmus di Pamplona potessero essere spagnoli o latino-americani (fu accontentato e fu l’inizio di alcune belle amicizie, di cui questa bandiera, che ha portato a casa di ritorno dal suo soggiorno spagnolo, è viva testimonianza).

Aveva anche espresso l’intenzione di spendere un anno di orientamento post lauream in Sud America, magari proprio nell’Argentina da lui tanto amata.

Il destino ha deciso diversamente e non gli è stato purtroppo possibile.


Per queste ragioni di affetto verso i suoi luoghi del cuore, questa borsa di studio assume per noi un doppio significato: un gesto di memoria e ricordo, anzitutto, ma anche l’occasione per unə giovane meritevole e motivatə di dare forma concreta a un progetto del nostro Leonardo.

Consideriamo anche un grande dono per la comunità veronese la possibilità che unə studentə possa idealmente vivere l’esperienza di studio che Leonardo avrebbe tanto desiderato. Sarà un po’ far vivere il sogno di nostro figlio nell’esperienza di apprendimento e scambio culturale di unə altrə ragazzə, che avrà l’opportunità di farsi ambasciatore o ambasciatrice (ci piace usare questa parola, che tanto ci ricorda Leo) d’Italia in Argentina e portare qui a casa un pezzo della cultura latinoamericana che avrà vissuto direttamente sulla sua pelle.


Di contaminazioni c’è tanto bisogno e il miglior modo per aprire la mente all’altro da noi e alla bellezza della diversità è quello di toccarla con mano.

Crediamo profondamente che tutte le esperienze di scambio che sono oggi offerte ai giovani, dal quarto anno all’estero fino a tutti i progetti Erasmus e simili sono il lievito del mondo, capace di vero cambiamento, attraverso l’incrocio delle intelligenze e la generazione di futuro. E questa formula funziona ovunque: nelle destinazioni più gettonate come in quelle, lasciateci dire, più “originali” e meno richieste, come potrebbe esserlo l’Argentina.

Perché l’assunto di fondo è lo stesso: incontrare la diversità e arricchire il proprio bagaglio, culturale e umano.

Incontrando l’altro è possibile scoprire il comun denominatore che ci unisce, pur con storie e tradizioni diverse, in quanto appartenenti allo stesso genere umano. È il presupposto della pace e della cooperazione, ambiti nei quali Leonardo avrebbe voluto impegnarsi nel suo percorso professionale, e sappiamo bene quanto il mondo ne abbisogni.


A nome della nostra famiglia e della comunità degli amici, rinnoviamo quindi il nostro grazie a WEP, nelle persone del suo amministratore Lorenzo Agati e del suo staff, qui rappresentato da Francesca Crocchiolo, e al Comune di Verona, nella persona dell’assessora Elisa La Paglia e di Cristian Papa, coordinatore del progetto per questa iniziativa, che rappresenta una forma significativa per dare continuità alla memoria di Leo, tenendo vivo il suo ricordo attraverso un’occasione formativa di qualità.

Grazie a tuttɜ.

 

leggi il comunicato stampa sul sito del Comune di Verona


RASSEGNA STAMPA

guarda il servizio del TG di Telenuovo

Infine, guarda (su Facebook) il bel servizio del TG di Telearena sulla presentazione della Borsa di Studio alle famiglie veronesi, il 4 ottobre in Sala Tommasoli:

guarda il servizio del TG di Telearena

Luciano, Lisa e Luca

Eravamo in quattro: la famiglia delle 4L (Luciano, Lisa, Luca e Leonardo). Oggi le ELLE sono rimaste tre, ma il nostro Leo è presente nei nostri cuori, indimenticabile. Il ricordo della sua risata forte e schietta e dei suoi modi vivaci e originali ci accompagnano nel quotidiano e ci aiutano ad affrontare il mondo senza di lui. A "firme congiunte" siamo contenti di raccontare Leo su queste pagine e condividere la grande bellezza del suo stile, che non potremo mai dimenticare. Grazie a chi vorrà seguirci.

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