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Città e bicicletta

[…] Noi siamo convinti che la qualità della vita nostra e dei nostri cari dipenda molto anche dalla capacità dei nostri rappresentanti di prefigurarsi un modello di città migliore di quello in cui ci ritroviamo. Che una città a misura di biciclette sia una città dove in generale tutti possono stare meglio, dove ci sono più negozi di vicinato, dove gli stili di vita sono meno patogeni e persino meno costosi. E dove gli spazi e la mobilità sono pensati anche per anziani, bambini o disabili. Siamo convinti che la bici vada di pari passo con tramvia, telecamere, zone 30 e piano della sosta. In generale con tutti provvedimenti che tendono a disincentivare l’uso dell’automobile e a promuovere quello del mezzo pubblico. Senza dimenticare i pedoni e la necessità di ampliare la ztl e di istituire ztl anche nei quartieri. […]

 

[Paolo Fabbri (presidente degli Amici della Bicicletta di Verona)] da “il punto del Presidente

Luciano

Veronese, classe 1967. Informatico di professione, coltiva mille passioni con cui impiega il sempre troppo poco tempo libero: musica, lettura, cinema e teatro, oltre a computer e bicicletta. Cittadino attento e sensibile, si interessa alla vita sociale e politica e pedala per la città perché crede nella bici come viatico per un maggior benessere, individuale e collettivo.

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